di Lisel Mueller
Dottore, lei dice che non ci sono aloni
intorno alle luci di Parigi
e che ciò che vedo è un’aberrazione
causata dalla tarda età, un disturbo.
Le dico che mi ci è voluta tutta la vita
per arrivare a vedere i lampioni come angeli,
per ammorbidire e confondere e infine abolire
i contorni che a lei dispiace io non scorga,
a imparare che la line che chiamo l’orizzonte
non esiste e cielo e acqua,
cosi distanti, sono lo stesso stato dell’essere…..
e ora lei vuole riprendere
i miei errori di gioventù: nozioni
fisse di alto e basso,
l’illusione di uno spazio tridimensionale.