Ciao Emanuela,
per una serie curiosa di coincidenze, sono stato contattato pressoché contemporaneamente da scrittrici… Poiché mi è stato detto che “sono uno scrittore”, ho provato a scrivere per vedere cosa veniva fuori… 🙂
Questo pezzo, anche se non astrologico, mi è particolarmente caro, perché riporta ricordi che ho che non sono di questa mia esistenza…
RICORDI DI MONDI INFINITI
Ho ricordi di mondi infiniti, ciascuno contenuto in una singola particella del contenente, e ciascuno contenente in ogni singola particella un intero universo…
Ho ricordi di guerra… Solo, su un cumulo di macerie, signore incontrastato delle rovine… Ho ricordi di una casa a strapiombo su qualcosa… Mare o montagna, non riesco a capire… Il riverbero della luce del sole è troppo forte, per distinguere cosa c’è sotto… Ho ricordi di lei, che mi parla del figlio che racchiude dentro di sé… “Sapevi che non voglio avere figli…” le dico, “Lo sapevi…”Ho ricordi di un mondo che non riesco a ritrovare… Sono stato scaraventato in un contesto che non mi appartiene, che non riconosco, che mi è profondamente estraneo… Ricordo la consapevolezza della morte… Avevo forse sei anni… Un pensiero mi colpì per la sua lucidità: “Ogni volta che muore un uomo, è come se morisse una biblioteca… Tutti i suoi ricordi, tutte le sue esperienze, tutto si perde… Quale spreco…”Ora lo so… Non si perde nulla… Ciò che è, non può cessare di essere… Ho da sempre l’intima certezza che la mia vita comincerà a quarant’anni… E’ per questo che non prendo molto sul serio quanto accade intorno a me… Ma constato quanto la mia esistenza sia determinata dai ricordi di quella precedente… Commetto ancora gli stessi errori… Anche questa volta, ho voluto bastare a me stesso…
Un saluto.
KLiNGSoR
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